Il Prato della Valle di Padova ricoperto da 400 bandiere di pace: ecco il sogno che ha visto
impegnate le comunità MASCI della zona di Padova ‘La Dotta’ sabato 25 e domenica 26 maggio
in una 24 ore non stop per la Pace che ha coinvolto gli A.S. di zona, il Comune di Padova con il
patrocinio all’ evento, le associazioni dell’Area pace diritti umani e cooperazione internazionale
del Comune e Uniti per la Pace che hanno aderito all’iniziativa.
Così descrive Enzo, il Coordinatore di zona, le motivazioni che ci hanno portato a organizzare
questo evento: ” Abbiamo deciso in riunione magister della zona di proporre un momento di
sensibilizzazione della popolazione, sulla necessità che cessi il fuoco nei continui conflitti che
stanno causando migliaia di morti e devastando città e paesi, il tutto sotto lo sguardo ormai
assuefatto dalle notizie dei mass media. Portiamo le bandiere della pace in un luogo dove sia
possibile riprendere dall’alto con un drone l’effetto straordinario … Per questo abbiamo proposto
di posizionare in Prato della Valle una distesa di bandiere della pace lungo tutto il bordo dell’isola
Memmia. Oltre a posizionare le bandiere abbiamo deciso di proporre una passeggiata per
ventiquattro ore attorno all’isola Memmia, partendo dalle ore 20 di sabato 25 maggio.

Il lancio: la conferenza stampa
La conferenza stampa per l’ iniziativa “DUE PASSI PER LA PACE” si è tenuta mercoledì 22 maggio
alle ore 11,00 presso il Comune di Padova, ed è stata resa possibile, malgrado i tempi
organizzativi strettissimi, grazie alla sinergia tra Enzo Vettore, Roberto Pavanello e Elena
Pietrogrande. In quell’occasione è stato presentato l’evento all’ assessora Francesca Benciolini,
con deleghe alla Cooperazione Internazionale e Pace, presenti anche i rappresentanti delle
associazioni dell’Area Pace del Comune di Padova .

È intervenuto anche don Massimo De Franceschi, parroco della chiesa di san Francesco e A.E.
del gruppo MASCI Aquila Grigia, da sempre sostenitore della spiritualità del cammino, che ha
presentato il programma dettagliato delle 24 ore scandito da alcuni momenti di preghiera:
• un momento introduttivo il sabato sera in cui spiegare lo scopo dell’iniziativa
• un momento di preghiera di riconciliazioni tra i popoli a mezzanotte
• la domenica mattina alle 6:30: un caffè di pace con biscotti e thermos
• alle ore 7: preghiera di lode e di pace per tutte le famiglie tutti i popoli
• alle ore 11 momento di condivisione con alcuni rappresentanti del Comune di Padova e di
associazioni impegnate nella pace
• ore 12 Eucarestia della festa celebrata nell’isola Memmia.
Nel frattempo, per tutta la durata dell’evento, sono stati predisposti dei turni di volontari,
impegnati nella passeggiata di pace attorno all’ anello di Prato della Valle.
Al termine è stato letto questo breve testo:
Stanotte ho sognato la Pace,
Erano tantissime bandiere colorate,
che coprivano la piazza di una città,
era un seme minuscolo,
che potevi metterti in tasca,
e scriverlo sul tuo cuore.
L’esperienza della posa delle bandiere ha rappresentato un momento di fraternità e condivisione
fra gli A.S. delle varie comunità, ma ha anche consentito l’incontro con i passanti che spesso
hanno manifestato interesse e partecipazione all’iniziativa. La serata è proseguita con un
altalenarsi di momenti di camminata silenziosa, individuale o a coppie e piccoli gruppi, abbiamo
cantato con la chitarra canti di pace e canti scout, riuscendo a coinvolgere anche i ragazzi del
noviziato del Padova 2, Ponte san Nicolò AGESCI che si sono dimostrati ben felici di cantare con
noi.
La domenica mattina alle ore 11 ci siamo trovati al centro dell’isola Memmia per un momento di
condivisione con la popolazione, durante il quale i rappresentanti delle associazioni per la pace
presenti, hanno rivolto i loro appelli per il disarmo e il termine di tutte le guerre attualmente in
atto nel mondo. Sono intervenuti i rappresentanti dell’ANPI di Uniti per la Pace, Le donne in nero,
Amnesty International e le associazioni che aderiscono all’iniziativa del Digiuno a Staffetta per
la Pace .
Tutto l’evento è stato ripreso dall’alto da un drone che in questo caso era utilizzato per la pace e
non per la guerra e nei giorni successivi è stato ripreso da quotidiani, TV, notiziari locali e,
attraerso i social, viralmente ha raggiunto migliaia di persone anche in diversi paesi esteri.
Pensiamo che sia stato importante in questo momento storico affermare la necessità di Pace e
cessazione dei conflitti.
Ci piacerebbe passare il testimone anche ad altre comunità e zone MASCI disponibili a replicare
l’evento in una sorta di STAFFETTA DI PACE affinché il messaggio di speranza sia riprodotto, con
i dovuti adattamenti anche in altri luoghi.

Anna Laverder