La luce non illumina sé stessa, nessuno mangia il sale da solo
Domenica 9 marzo si è svolto il Campo della Scoperta in Zona Adige; la proposta doveva essere rivolta a rispondere ad un’esigenza in Zona Vicenza ma, nessun problema…le circostanze hanno orientato la bussola della Pattuglia verso ovest, l’area dell’alto Baldo-Lago dove, da qualche tempo stava prendendo vita una nuova Comunità di adulti scout con la volontà di entrare nel MASCI. Il territorio di interesse di questa nuova Comunità è principalmente Costermano ma, con persone di Comuni limitrofi (Bardolino, Garda).
Dopo varie ricerche di disponibilità, si è deciso di trovarsi a Cavaion presso la Casa Berengario, un vecchio edificio ben ristrutturato, che viene messo a disposizione per eventi e, in uso alle Associazioni.
La parte consistente degli iscritti al Campo era quindi costituita dai componenti della Comunità di Costermano-Baldo Garda 16 persone, 4 erano di Legnago, 1 di Caldiero, 4 del VR24 e 1 di Adria. Con piccolissime defezioni, alla fine, compresa lo staff, ci siamo trovati circa in una trentina di persone.
Il Campo della Scoperta ha come obiettivo quello di proporre un Momento di introduzione allo scautismo rivolgendosi agli adulti sia singoli che alle nuove Comunità che si approcciano al MASCI. Elemento importante è la possibilità che questo Momento possa essere vissuto per così dire a “KM0”, in casa, in un luogo facilmente raggiungibile. Per la Zona Adige ha rappresentato un’ottima opportunità.
Fatti i convenevoli necessari per conoscerci reciprocamente, si è entrati nello specifico delle tematiche che ci eravamo proposti di esporre:
- I fondamenti dello scautismo per adulti;
- La Comunità è il centro del vivere lo scautismo degli adulti;
- Essere in Cammino: uno stile un metodo una Spiritualità;
Al momento dell’iscrizione al Campo, erano state poste loro due domande riguardo la conoscenza che avevano del MASCI e cosa avrebbero voluto conoscere. Scopo era quello di poter essere, durante il Campo, il più esaustivi possibili e forse di generare in loro anche altre domande.
Cè stata l’occasione di parlare della Bozza del nuovo Patto Comunitario che andrà in approvazione alla prossima Assemblea Nazionale di novembre e che rappresenterà il sentire del Movimento in questo particolare tempo storico per poter, come adulti Scout, essere attenti, protagonisti, sensibili alle domande che la quotidianità ci pone.
Si sono alternati momenti di dibattito e, condivisione di concetti, a momenti ludici, che consentivano di alleggerire o fare un cambio di tematica ma, anche poter vivere la dimensione della Relazione. Si è proposta una piccola attività di Cammino alla scoperta del territorio circostante da compiere con un compagno/a sconosciuto e con delle domande in tasca a cui rispondere. Chiamati a relazionarsi con l’altro, con i nostri limiti, le nostre convinzioni, le nostre capacità.
Abbiamo pranzato condividendo il cibo che ognuno aveva portato per sé, seguendo i propri gusti, le proprie esigenze e ne abbiamo fatto un pasto dalle mille sfaccettature; in questa condivisione non prevista si può ritrovare la metafora dell’uscire da sé e dalle proprie esigenze e conoscenze, per assaporare un “gusto” diverso della vita e dell’altro.
Nel pomeriggio, dopo aver affrontato l’ultimo tema in scaletta, siamo ritornati al punto di partenza per confrontarci con quegli interrogativi che ci avevano portati al Campo; poter rispondere in maniera esaustiva a tutte le domande non era l’obiettivo principale; rispondere suscitando altri interrogativi, altre necessità, altri obiettivi poteva essere un buon presupposto per generare la voglia di mettersi in Cammino e poter così, trovare le risposte; adesso, non più non da soli ma con l’altro, come lettere che formano parole sempre nuove.
Meneghello Silvana
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